AMANITA VITTADINII

Amanita vittadinii (Moretti) Vittad. 1826, fungo di particolare bellezza che cresce nel periodo che va dalla fine dell’estate all’ autunno. E’ un fungo saprotrofo (si nutre su substrati in decomposizione) a differenza della maggior parte dei funghi del Genere Amanita; non vive in simbiosi con specie arboree, ma cresce nei luoghi erbosi (giardini, prati e incolti). Lo possiamo trovare isolato o a piccoli gruppi, fedele ai luoghi di crescita. Il termine Amanita deriva dal greco Amanitai, appellativo dato dagli antichi Greci ai funghi in genere, mentre “vittadinii“ in onore del botanico e micologoitalianoCarlo Vittadini.

Ecco le sue caratteristiche:

Cappello: 70 – 150 mm di diametro, prima emisferico poi piano, carnoso; sulla cuticola di colore bianco panna sono presenti numerose verruche di forma piramidale, facilmente asportabili. Le lamelle, non molto fitte, sono di colore bianco, libere al gambo, con presenza di lamellule.

Gambo: 80 – 110 mm in altezza e 20 – 30 mm di diametro, cilindrico, pieno, glabro dall’ anello in su, la base è ingrossata, poi affusolata nella parte infissa nel terreno.

Anello: membranoso, persistente, situato nella parte alta del gambo.

Volva: è presente nella maggior parte delle  Amanite, in A. vittadinii si presentadissociata in una serie di cercini sotto l’anello, fino alla base del gambo.

Carne: bianca e immutabile, spessa e soda, con odore di cimice; sapore nullo.

E in cucina? Amanita vittadinii è considerato commestibile, ma se ne sconsiglia l’uso per possibile fraintendimento con altre specie  tossiche/mortali .

[Comunicato stampa ricevuto in redazione]

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