UN SECOLO DI TANGO

Concerto di danza con Mario Stefano Pietrodarchi bandoneón e fisarmonica e i danzatori del BALLETTO DI ROMA, direzione artistica Francesca Magnini regia di Carlos Branca musiche di Astor Piazzolla. Dopo il successo di Interno Verde Danza nei giardini e palazzi rinascimentali più suggestivi di Ferrara, il Festival di Danza Contemporanea 2023 riprende il suo percorso al Teatro Comunale “Claudio Abbado” mercoledì 4 ottobre con “Astor. Un secolo di Tango”. La Compagnia del Balletto di Roma arriva a Ferrara con un viaggio tra le suggestioni e le sonorità del tango, in uno spettacolo dedicato ad Astor Piazzolla (Mar del Plata, 11 marzo 1921), autore e interprete musicale tra i più importanti di questa forma d’arte nata a fine ‘800 nei sobborghi di Buenos Aires. Sorto dall’esigenza di comunicare tra culture, lingue e tradizioni diverse, il tango ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e qual è stato il percorso che ha indissolubilmente unito umanità distanti in un comune “non luogo”, oltrepassando oceani e confini. Proprio il mare è il fil rouge che unisce o separa nuovi mondi e speranze: uno spazio immenso da attraversare dove si rischia di perdersi; vortice di riflussi e moto ondulatorio che scandisce il ritmo di partenze e ritorni. Astor, una produzione del Balletto di Roma, è un “concerto di danza” in cui le musiche di Piazzolla, arrangiate da Luca Salvadori ed eseguite dal vivo dal bandoneón di Mario Stefano Pietrodarchi, esecutore brillante di fama internazionale, emergono come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica danzata. Un soffio, un respiro, quasi una parola, ci svelano la fragilità dell’uomo Piazzolla, ma anche quella di tutti noi che abbiamo subìto oggi una distanza forzata, una relazionalità dematerializzata, un contatto interrotto, una vita spezzata. In scena, ispirato dalla carismatica presenza del maestro Pietrodarchi e dalle preziose immagini di Carlo Cerri, il coreografo Valerio Longo porta otto danzatori del Balletto di Roma a compiere un viaggio trasformativo in cui respiri, abbracci e fusioni sono al centro di azioni coreografiche intense, astratte e fuse in quel moto ondulatorio magico del bandoneón. La parola-chiave è “coraggio”: quello declamato dai testi immortali di Jorge Luis Borges nei suoi tanghi e milonghe, così come quello dello stesso Piazzolla, che ha rotto gli schemi della musicalità del “tango viejo” per arrivare al “nuevo tango” che tanto lo ha reso celebre nel mondo. A curare tutti gli elementi compositivi di quest’opera/concerto è la maestria e l’esperienza di Carlos Branca, regista argentino di spicco sulla scena internazionale e profondo conoscitore dell’uomo Piazzolla. Astor rievoca i sentimenti degli odierni viaggiatori del mondo, l’umanità intera, andando oltre la purezza tecnica e rituale del tango, per rafforzarne energie, desideri e palpitazioni tutte contemporanee. Un concerto da cui fioriscono corpi capaci di esprimere l’audacia di un respiro mancato e quella di un abbraccio negato: primo atto d’amore dopo una violenza che tutto ha spazzato via, tranne la voglia di stringersi e ritrovarsi. I prossimi appuntamenti dell’autunno con la danza contemporanea al Teatro Comunale di Ferrara sono con “Fuego” (12 ottobre), ispirato a “El Amor Brujo” di Manuel de Falla, e l’acclamata Compañía Antonio Gades, che si confronta sotto forma di danza con il grande classico della letteratura; l’anteprima mondiale (e prima nazionale) del nuovo attesissimo lavoro “Infamous Offspring” del coreografo belga Wim Vandekeybus con la compagnia Ultima Vez, coprodotto dal Teatro ferrarese (21 ottobre), e le due prime assolute di “Private Callas” della Compagnia Artemis Danza, con coreografie di Monica Casadei (29 ottobre), una pièce corale dedicata alla “Divina” che mette in scena la sua anima frammentata, ed “Ethio-Gnawa Possible Worlds” con le danze di Melaku Belay (5 novembre). In scena, dal vivo, ci sarà anche l’Orchestra Creativa Emilia Romagna: un incontro tra la musica e la danza tradizionale etiope e le sonorità di ricerca europee. Coinvolte per l’occasione anche la danzatrice etiope Emebet Woldetsdik e la cantante italo-etiope Gabriella Ghermandi che da anni, in veste di scrittrice, racconta con grazia gli incontri, i confronti e gli scontri tra l’Italia ed Etiopia. BIGLIETTERIA. Per informazioni e vendite: biglietteria@teatrocomunaleferrara.it, 0532.202675. Orari: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 10-13 e 16-19, giovedì solo alla mattina (ore 10-13), domenica ore 10-13 e 15-17. Nei giorni di programmazione serale: apertura sino ad inizio spettacolo. In caso di spettacolo in giorno festivo la biglietteria aprirà un’ora prima dell’inizio della rappresentazione.

[Comunicato stampa ricevuto in redazione]

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