La sua tomba monumentale è stata minacciata dalle bombe e dai missili russi che, tra aprile e maggio, hanno ripetutamente colpito la città che ne custodisce le spoglie, Leopoli, oggi rifugio per centinaia di migliaia di profughi in fuga dalle zone di guerra.
Salomea Krusceniski (1872-1952) – di cui ricorre domani l’anniversario della nascita (150 anni fa esatti) – è la diva del bel canto che ha fatto sognare generazioni, eroina ucraina, ed è legata a Ferrara per essere stata al centro dell’infatuazione d’amore di Manfredo Manfredini, artista nato nella città estense che la inseguì nei teatri di tutta Italia prima di rendersi protagonista di una rocambolesca vicenda di cronaca, a Milano, culminata con l’internamento al manicomio di Mombello, dove terminò i suoi giorni circa un mese dopo.
Essendo stata sposa, nel 1910, del sindaco di Viareggio, Cesare Riccioni, proprio il Comune toscano ha voluto – quest’anno, per la prima volta – ‘chiamare’ Ferrara per un contributo alle celebrazioni viareggine dedicate a Salomea.
A tal fine il 5 maggio scorso l’assessore Marco Gulinelli e lo storico dell’arte Lucio Scardino – curatore del volume ‘Manfredo Manfredini e il mito di Dante a Ferrara tra ‘800 e ‘900′ – hanno partecipato al convegno promosso da Viareggio alla presenza del critico musicale toscano Lisa Domenici, di Eva Fabbri, presidente di ‘Amici del festival pucciniano’ e della referente della biblioteca viareggina ‘Marconi’, Maria Teresa Giorgetti.
Manfredini – nella sua breve vita (è morto a 26 anni, nel 1907) – non solo è stato illustratore e commentatore di una delle edizioni più celebri e popolari della Divina Commedia del ‘900, la Nerbini, ma la sua opera ha richiamato apprezzamenti di grandi artisti del suo tempo, come Ernesto Biondi e oggi è citata da disegnatori moderni di fama internazionale, come l’americano George Cochrane, illustratore contemporaneo della Commedia che ha accostato il suo nome a quello di Gustave Dorè nell’elenco degli autori a cui si ispira https://www.insulaeuropea.eu/2021/03/16/la-commedia-miniata-intervista-a-george-cochrane/
E Nicholas Quiring, docente all’école de l’image ‘Gobelins’ di Parigi, professore al College for creative studies del Michigan e architetto, si è appassionato a tal punto all’opera di Manfredini da portare direttamente una copia del catalogo edito a Ferrara alla Bibliothèque Forney (che vanta una vasta collezione di libri specializzata nelle arti) che ha risposto confermando l’acquisizione, con ringraziamenti: “Siamo lieti di includere il catalogo nelle nostre collezioni e vi ringraziamo per questo gesto”, scrivono dalla celebre biblioteca parigina.
Un apprezzamento per il volume dedicato al ferrarese Manfredini che non pare solo genericamente formale.
In allegato foto storica di Salomea Krusceniski e la tomba monumentale a Leopoli
(Ferrara Rinasce)