GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO IL PAPILLOMA VIRUS

RIPRENDONO LE VACCINAZIONI IN FIERA DA SABATO ANDRANNO AVANTI PER TUTTO IL MESE

Quasi 18mila i test di screening svolti in un anno fra quelli per il Pap-test e l’HPV

La seconda causa di morte nelle donne dei paesi in via di sviluppo è il tumore alla cervice che può svilupparsi dopo aver contratto per via sessuale il Papilloma virus (più conosciuto come HPV). Un motivo fondato per proclamare il 4 marzo di ogni anno la Giornata internazionale contro il Papilloma virus per sensibilizzare la popolazione al problema. Oggi nei paesi più sviluppati come l’Italia e nel nostro territorio le malattie collegate al virus si prevengono sia con la vaccinazione che con lo screening.

In occasione della giornata internazionale il Dipartimento di sanità pubblica di AUSLFE, da sabato 5 marzo, con un piano di recupero post Covid che durerà tutto il mese, riprende le vaccinazioni nell’hub allestito in Fiera. Vaccinazioni che si rivolgono a tutti gli adolescenti che sono nati fra il 2009 e il 2010.

Il vaccino che si rivolge alle bambine è  “fortemente consigliato” anche per i maschi.

L’hub vaccinale è stato predisposto per gli adolescenti che vogliono aderire alla campagna di vaccinazione contro l’Hpv del distretto più popoloso che è quello del Centro nord ma a livello periferico “sono stati potenziati tutti gli ambulatori affinché coloro che non hanno potuto fare il vaccino durante le ondate covid possano farlo ora” puntualizza la direttrice del Dipartimento di sanità pubblica Clelia De Sisti.

E’ importante precisare che potranno fare il vaccino HPV solo gli adolescenti che  l’Azienda Usl contatterà telefonicamente per fornire l’appuntamento.

Accanto alla vaccinazione c’è anche la campagna di prevenzione attraverso lo screening che “salva la vita” afferma la responsabile del Centro screening AUSLFE Caterina Palmonari che si occupa di ‘intercettare’ per la prevenzione tutte le donne residenti sul territorio.

Test eseguiti negli ambulatori del modulo Salute donna di AUSLFE diretto dal ginecologo Demetrio Costantino e che, grazie al lavoro senza sosta delle ostetriche che svolgono i test negli ambulatori dedicati a questo tipo di esame, anche in piena pandemia, con le attività andate avanti dal lunedì al venerdì e in caso di necessità anche al sabato, hanno comunque eseguito 18mila test fra quello per l’Hpv e il Pap test.

Esami fondamentali per la prevenzione della salute della donna anche con la presenza del Covid perché “su 1000 donne infettate 100 possono sviluppare un’anomalia citologica che in alcuni casi può progredire fino a cancro” dichiara la responsabile del Centro screening Palmonari.  Aderire alla campagna di screening inoltre sottolinea Palmonari “può significare che in caso di presenza di un’anomalia nel Hpv o Pap test vi è la “presa in carico” della donna da parte del Centro Screening Oncologici, dall’inizio fino a dopo la rimozione della lesione e senza che questa si debba preoccupare delle prenotazioni di tutti i controlli”.

[Comunicato stampa ricevuto in redazione]

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