DL SOSTEGNI

I principali punti previsti dalla bozza del decreto in approvazione entro metà marzo
di Mariachiara Falzoni

È composta da 26 articoli suddivisi in 49 pagine la bozza nel nuovo decreto legge contenente aiuti a famiglie e imprese. Questa volta la promessa è di accorciare i tempi di approvazione da parte del Governo e il DL cosiddetto “sostegni” dovrebbe diventare definitivo entro la metà di marzo.

All’articolo 1 si dispone il contributo a fondo perduto a favore di tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione titolari di partita IVA residenti o stabiliti nel territorio dello Stato. La bozza del decreto prevede che tale contributo spetti a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dei mesi di gennaio e febbraio 2021 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dei mesi di gennaio e febbraio 2019. Condizione che è stata aspramente criticata da quasi tutte le categorie produttive, tant’è che sembrerebbe che nella stesura definitiva il calo del fatturato sarà calcolato su base annua confrontando l’intero 2019 con l’intero 2020. Ricordando però che, al fine di determinare correttamente i predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi. Ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019 il contributo spetta anche in assenza dei requisiti. Come per quanto previsto nei precedenti DL, anche in questo caso l’ammontare del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale. Il 20% del calo di fatturato per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 € nel periodo d’imposta 2019, il 15% per ricavi o compensi tra 400.000 € e 1.000.000 di € e 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1.000.000 di €. Il contributo minimo è pari a 1.000 € per le persone fisiche e 2.000 € per le società e fino ad un massimo di 150.000 €. Per la fruizione del contributo si prevede, a scelta irrevocabile del contribuente, o l’accredito diretto oppure un credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione presentando il modello F24. Al fine di ottenere il contributo a fondo perduto, i soggetti interessati presentano, esclusivamente in via telematica, una istanza all’Agenzia delle Entrate con l’indicazione della sussistenza dei requisiti richiesti e della modalità prescelta di attribuzione. Un altro importante punto riguarda le scadenze per i versamenti legati alle cartelle esattoriali.La bozza del decreto, all’articolo 4, prevede una sospensione dei versamenti derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione con scadenza nel periodo dall’8 marzo 2020 al 30 aprile 2021 e quelli relativi alle cartelle di pagamento notificate dal 1° marzo 2020 al 30 aprile 2021. Le scadenze sospese andranno saldate entro il sessantesimo giorno successivo al termine della sospensione. Modificate anche le scadenze per le rate della rottamazione e del saldo e stralcio. Entro il 31 luglio 2021 dovranno essere saldate le rate in scadenza nell’anno 2020 ed entro il 30 novembre 2021, le rate in scadenza il 28 febbraio, il 31 marzo, il 31 maggio e il 31 luglio 2021. Nel DL è previsto anche lo stralcio di tutte le cartelle ricevute tra il 2000 e il 2015, ma non è ancora stato specificato il tetto massimo dell’importo. Per quanto concerne le disposizioni in materia di lavoro (articoli da 8 a 15) attualmente nella bozza del decreto compaiono solo i titoli delle norme ma non l’articolato delle misure. Si ipotizza che la cassa integrazione con causale covid verrà prorogata a tutto il 2021 e il blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021. La Naspi sarà prorogata per due mesi e ci sarà il rinnovo dei congedi per i genitori con figli in quarantena o in dad. Sul fronte salute, il DL sostegni dispone nell’articolo 16 uno stanziamento di 2,1 miliardi di euro. Suddivisi in 1,4 miliardi di euro per l’acquisto di vaccini e 700 milioni di euro per l’acquisto di farmaci per la cura dei pazienti con Covid-19.

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